
Le notizie positive sono sempre ben accette, ma ancor di più se sono frutto di grande impegno e costante perseveranza. Mandiamo un momento indietro le lancette del tempo: nel 2023 Mantova viene promossa in serie B nel raggruppamento CIS a Forlì e sin da quel lontano settembre la serie A2 viene vista come un obiettivo assolutamente da raggiungere, un pò per gloria un pò per simboleggiare la sempre più importante crescita qualitativa del nostro movimento scacchistico. Il 2024 ci ha visto impegnati nella serie B a Lignano Sabbiadoro, dove ad un passo dalla promozione un paio di errori sia di disposizione dei giocatori che scacchistici ci costringono a rimanere nella serie B, lasciandoci l’amaro in bocca nel dover per forza aspettare la tanto agognata serie A2. Per fortuna (a volte) la caparbietà viene ricompensata!
Passiamo subito ai protagonisti della vicenda, ovvero i componenti della squadra “Mantova b“: Matteo Zamboni, Marco Ubezio, Stefano Vezzani, Lorenzo Pedoni, Luca Guernieri ed Enrico Trazzi. Squadra pressochè identica agli anni scorsi se non fosse per l’aggiunta del Maestro chiavazzese Marco Ubezio, che vogliamo subito infinitamente ringraziare per il contributo dato alla squadra (sia scacchistico ma anche anedottico!) e per essersi avventurato in una trasferta comunque bella intensa; speriamo proprio che non sia solo una fugace comparsa ma bensì l’inizio di una nuova presenza nel nostro vivaio. Gli altri personaggi li conosciamo tutti molto bene, quindi passiamo subito al vivo della gara.
Il nostro raggruppamento a Reggio Emilia (serie B10) vedeva schierarsi 5 squadre totali, oltre a noi: Piacenza Vecchie Glorie, C.S.B Old Style (BO), C.S.B. 1874 (BO) e Istituto Stampa (RE). Questa rappresentazione ha creato un torneo all’italiana a 5 turni in cui ogni squadra ha avuto un turno di riposo. A noi mantovani è toccato riposare il primo turno, caso molto fortuito in quanto ci ha permesso di organizzare con più ampio respiro la trasferta. Ma anche se noi eravamo comodi a riposare, le altre squadre già davano un forte indizio sulla propria combattività, elemento che avrebbe poi contrassegnato tutto il torneo. Difatti seppur l’Istituto Stampa prevaleva abbastanza facilmente su Piacenza, la prima notizia inaspettata arrivava dal derby bolognese, in cui C.S.B. Old Style batteva per 2,5-1,5 la favorita (alla vigilia) C.S.B. 1874.
Al secondo turno entravamo finalmente e fisicamente in torneo, schierando la formazione (in ordine di scacchiera, dalla prima alla quarta) Zamboni/Ubezio/Pedoni/Trazzi contro la squadra di Piacenza. Pedoni riusciva quasi subito ad andare in vantaggio decisivo, mentre Trazzi ha usato la sua esperienza nel finale per aggiudicarsi facilmente lo scontro. Purtroppo a causa di un imprevisto telefonico Ubezio ha dovuto abbandonare d’ufficio, ma ciò è stato equilibrato dalla patta di Zamboni che chiudeva il secondo turno a nostro favore per 2,5-1,5. Il pomeriggio ci attendeva al terzo turno l’ostica C.S.B. Old Style, contro cui schieravamo la formazione Zamboni/Ubezio/Vezzani/Pedoni. Le prime tre scacchiere hanno finito per dividersi la posta (da sottolineare la patta di Zamboni contro Alessandro Rubini, di ben 100 punti elo superiori al nostro socio) lasciando a Pedoni l’essere l’ago della bilancia. In effetti la posizione di Pedoni, partita in maniera sgargiante con un’ottima preparazione del nostro alfiere, è finita su binari piuttosto incerti in cui l’avversario sembrava riuscire ad ottenere una comoda posizione vinta. Ma Lorenzo, forte della sua propensione all’entropia, riusciva a complicare la posizione arrivando a sacrificare ben quattro pedoni, culminanti (complice anche lo zeitnot dell’avversario) con la conquista della donna avversaria. Dunque, siamo riusciti a superare la squadra di Bologna per 2,5-1,5 arrivando ad essere alla vigilia del quarto turno l’unica squadra a punteggio pieno, in quanto l’Istituto Stampa ha dovuto accontentarsi del pareggio contro l’altra squadra di Bologna, C.S.B 1874.
Domenica mattina ci trovavamo di fronte l’altra squadra di Bologna, con in testa la consapevolezza che la vittoria ci avrebbe fatto vincere matematicamente il girone un turno prima dalla sua fine. Ma ecco che quando sembra già tutto bello che finito…arrivano le amare sorprese! Abbiamo schierato la formazione Zamboni/Ubezio/Guernieri/Trazzi. Partendo dalla quarta scacchiera, Enrico si trovava davanti al forte giovane Michelangelo Sforza che giocando con precisione e puntiglio è riuscito a pareggiare il “finale scandinavo” di pezzi leggeri. Purtroppo, e qui sta appunto l’amarezza dello scontro, quello di Enrico è stato l’unico risultato utile per la nostra squadra, in quanto Zamboni (seppur dopo una battaglia egregia) ha dovuto cedere alla maggiore esperienza strategica di Imburgia Giuseppe, Ubezio non è riuscito a convertire il suo vantaggio finendo costretto all’arresa dopo una svista in finale e Guernieri, seppur giocando precisamente all’inizio, finiva nel far deteriorare la sua catalana cedendo fin troppa attività all’avversario, che ha finito il nostro Luca con un attacco di matto. Carta e penna alla mano, ci siamo messi a fare i calcoli e il risultato parlava chiaro: dovevamo necessariamente vincere l’ultimo turno contro l’Istituto Stampa per vincere il torneo e passare di serie! In moto l’orologio del bianco ed ecco che tutto inizia ad andare per il meglio con Enrico e Luca che mettono a segno due vittorie piuttosto convincenti. Ubezio, per colpa di una svista tattica finisce in un finale con un pedone in meno, lasciando a Lorenzo l’onere di dare il cosiddetto “colpo di grazia“. Dopo una lotta alla ricerca dello squilibrio migliore Lorenzo, opposto ad Andrea Nironi, riesce a trovare delle varianti molto concrete con cui mettere in crisi l’avversario fino ad arrivare ad un doppio di torre mortale, costringendo Nironi all’abbandono. Campane a festa: con 3-1 contro l’Ufficio Stampa ci siamo finalmente laureati primi del girone, scrivendo il nostro nome nella lista della serie A2 per l’anno prossimo.
Ma perchè stiamo dando così tanta importanza alla serie A2? Semplice: è solo la terza volta in tutta la centenaria storia del movimento mantovano che abbiamo una squadra in A2! Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità (o forse andrebbe corretta la citazione con “…grandi ambizioni”) e resta da capire come Mantova dovrà comportarsi nel 2026. Giocheremo per rompere il tabù mantovano della “non-permanenza” in A2, oppure punteremo addirittura all’A1?! La risposta è complessa e forse anche indicibile, ma appare oramai chiaro che ci troviamo davanti un 2025 carico di studi, allenamenti e perfezionamenti, in maniera tale da rendere questa promozione in A2 non un un punto di arrivo bensì un trampolino di lancio verso l’empireo scacchistico!
Prima di chiudere l’articolo ci sarebbero da fare dei ringraziamenti doverosi. Ai già citati componenti della squadra andrebbe aggiunto anche il nostro caro amico Eugen Kurz, purtroppo a causa di problemi di salute non è potuto essere con noi, ma senza il suo impegno nei nostri confronti l’anno scorso non saremmo mai rimasti in serie B, e di consecutio nemmeno avremmo potuto quest’anno concorrere (vincendo) per l’accesso alla serie A2. Alle volte ci concentriamo troppo su chi materialmente compie un’impresa, dimenticandoci di chi ha reso possibile il suo verificarsi. Noi non faremo così, per questo: grazie Eugen!
Che questa vittoria possa essere la prima di una lunga serie!
Concludiamo (questa volta per davvero) l’articolo con tre partite giocate durante il CIS a Reggio Emilia. I commenti non ancora presenti verranno aggiunti al più presto. Buona visione!